"Le tourisme a été identifié par le gouvernement italien comme un secteur ayant le potentiel de créer jusqu'à 500.000 emplois nouveaux d'ici 2020. Le plan stratégique pour le développement du tourisme présenté au gouvernement italien par Piero Gnudi, le ministre des affaires régionales, du tourisme et des sports, prédit que le secteur pourrait augmenter le PIB de l'Italie de 30 milliards d'euros sur la prochaine décennie. Le document se penche sur les zones faibles du secteur. Il propose 61 activités spécifiques qui seront mises en œuvre au cours des cinq prochaines années pour promouvoir le tourisme. Le rapport constate : une faible coordination centrale, la fragmentation excessive des politiques de développement et de promotion de l'étranger ainsi que des ressources insuffisantes pour les organismes gouvernementaux. Il note l'insuffisance des infrastructures dans certaines régions, l'absence de création de nouveaux produits touristiques et l'incapacité d'attirer les investissements étrangers en raison des procédures bureaucratiques et administratives. Il appele à une action pour renforcer la gouvernance et le rôle du ministère du Tourisme et de la relance de Enit, l'agence nationale du tourisme. Il préconise également l'identification et la promotion de certaines régions moins connues dans le sud du pays ou les îles et un marketing plus agressif envers les touristes en provenance des économies émergentes du Brésil, de la Russie, de l'Inde et de la Chine, dont les arrivées augmentent en Italie. L'entretien des aéroports et des transports publics reste un sujet d'actualité pour les visiteurs étrangers et le rapport préconise leur amélioration. Le plan stratégique souligne la nécessité de renforcer l'enseignement du tourisme et les qualifications d'enseignement supérieur. Avec une politique plus volontariste d'action et de coordination, le ministre a estimé que le nombre d'emplois dans le secteur du tourisme pourrait passer de son niveau actuel de 2,2 millions à 2,7 millions en 2020. Il a également indiqué que cette politique pourrait accroître la contribution du tourisme au produit intérieur brut (PIB) de 134 milliards à 164 milliards d'euros par an. (extrait de l'article ci-dessous en anglais et traduit par la mission d'information et de veille)
ITALIAN TOURISM MAY CREATE 500,000 NEW JOBS BY 2020
Voir l'étude de Boston Consulting Group "Turismo Italia 2020
http://fr.scribd.com/doc/121265119/TURISMO-ITALIA-2020-Leadership-Lavoro-Sud
Communiqué de presse du ministre du tourisme - Inauguration du BIT Milan- 14 février 2013 et synthèse du rapport de Boston consulting group
IL MINISTRO INAUGURA LA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO
Il Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, ha presieduto oggi alla cerimonia d'inaugurazione della 33a edizione di BIT - Borsa Internazionale del Turismo. Nel corso della cerimonia, il Ministro ha presentato agli operatori del settore il Piano Strategico per lo Sviluppo del Turismo " Italia 2020".
Nel corso del suo intervento, il Ministro ha così spiegato l'idea di fondo e le motivazioni che hanno portato alla elaborazione del Piano: "Il turismo - ha affermato - è uno degliassetpiù importanti grazie ai quali il nostro Paese può tornare ad imboccare la strada della crescita. Negli ultimi 10 anni, questo settore è stato tra i settori che sono cresciuti maggiormente a livello mondiale e il trend positivo continuerà anche nel prossimo decennio. Tuttavia, in Italia la crescita è stata molto minore rispetto a quella dei nostri tradizionali concorrenti. Da qui la necessità di sviluppare un piano che, partendo da una prima parte di analisi dei mali che affliggono da tempo questo settore, contenesse anche le proposte per far tornare il nostro Paese ai vertici in Europa. Per questo, nella seconda parte abbiamo indicato con estrema chiarezza e precisione 61 azioni, attuabili in un tempo che varia da tre mesi a cinque anni, che consentiranno di ridare competitività al sistema nel suo complesso".
"Certamente - ha proseguito il Ministro Gnudi - il Piano non è scritto sul marmo, ma potrà essere modificato per tener conto delle esigenze del mercato. Crediamo comunque che sia un buon punto di partenza su cui il prossimo Ministro potrà contare per orientare la sua strategia in questo settore".
"Come sottolineato dal Segretario Generale dell'UNWTO, Mr. Taleb Rifai, è la prima volta che in Italia viene predisposto un piano del turismo che interpreti il comparto come un fattore di rilancio dell'intera economia. Quanto evidenziato da Mr. Rifai è il cuore del problema perché, in Italia, non è mai stato posto il turismo al centro dell'azione governativa, né a livello nazionale né tantomeno a livello locale. Le riprove sono a decine - ha concluso Gnudi - sia nel passato, come dimostrano i disastrosi risultati dei vari progetti di industrializzazione del Meridione, sia ai giorni nostri, considerato che il turismo non è certamente uno degli argomenti che trovano rilevanza in questa campagna elettorale".
SINTESI DEL PIANO
Il documento presenta un'approfondita analisi dei punti di vulnerabilità del settore turistico, indica7 linee guidaper l'agenda di governo e propone61 azionispecifiche, implementabili in un periodo variabile tra i 3 mesi e i 5 anni.
I principali punti di vulnerabilità dell'industria turistica individuati sono:
governance del settore (debolezza del coordinamento centrale; eccessiva frammentazione delle politiche di sviluppo e di promozione all'estero);
risorse insufficienti per l'ENIT;
nanismo delle imprese turistiche;
vantaggio competitivo unicamente basato su rendite di posizione e incapacità di costruire nuovi prodotti turistici;
infrastrutture insufficienti;
risorse umane non adeguatamente formate;
difficoltà ad attrarre investimenti internazionali (incertezza del contesto soprattutto dal punto di vista burocratico e amministrativo)
Le 61 azioni previste per intervenire in maniera efficace su queste aree di debolezza seguiranno quindi queste linee guida:
ridefinizione della governance del settore con un rafforzamento del ruolo del Ministro del Turismo;
rilancio dell'ENIT (Agenzia nazionale per il turismo);
miglioramento dell'offerta: focus su 1-2 nuovi grandi poli al Sud o nelle Isole, creazione di 30-40 nuovi poli complessivi con priorità ai segmenti affluent e BRIC;
riqualifica delle strutture ricettive e consolidamento del settore;
trasporti e infrastrutture: intervento sul piano aeroporti e collegamenti intermodali;
formazione e competenze: riqualificazione dell'istruzione turistica e rilancio delle professioni (dalle superiori al post-laurea);
investimenti internazionali: attrazione tramite incentivi fiscali e burocrazia zero.
Le azioni sono state classificate sulla base della velocità/complessità di esecuzione e dell'impatto economico sul settore. Molte tra quelle immediatamente realizzabili possono essere completate già entro i primi 3 mesi dall'approvazione.
Secondo alcune stime prudenziali, l'implementazione completa del piano potrebbe portare entro il 2020 i seguenti risultati:
500.000 nuovi posti di lavoro (da 2,2 a 2,7 milioni);
incremento di 30 miliardi del contributo al PIL del settore turistico (da 134 a 164 miliardi); in particolare questo risultato sarebbe ottenibile mediante l'incremento dei ricavi da turismo internazionale che passerebbero da 44 a 74 miliardi, mentre gli obiettivi del piano prevedono una sostanziale tenuta del turismo nazionale che resterebbe a 90 miliardi.
http://www.regioniturismosport.gov.it/comunicazione/notizie/2013/gennaio/il-ministro-inaugura-la-borsa-internazionale-del-turismo/
Consultez la source sur Veille info tourisme: Plan stratégique du tourisme italien présenté au BIT Milan